l'alpinista bradipo lento: ha fatto della lentezza la sua religione, la sua filosofia di vita, il suo habitat naturale?per preparare il the al bivacco riesce a consumare una carica intera di gas, per far su le corde aspetta che gli altri siano al rifugio chiedendosi sotto l?acquazzone come mai corrano tanto? per trovare le chiavi dell?auto al ritorno svuota interamente lo zaino tre volte, molto lentamente? soppesando tutti i vari pacchetti misteriosi contenuti in esso? poi le scopre nella tredicesima tasca segreta del pile? alla luce dell?ultima esalazione della frontale. Anch?essa esausta.
l'alpinista estremo: veste in modo inverosimilmente attillato, tutto il materiale è derivato dal domopack? la sua giacchetta sta in una scatola di sigarette, i bastoncini ripiegati diventano come le bacchette cinesi infilate in una microtasca di reticella, la borraccia è poco più che una bottiglietta di Crodino? il casco si ripiega nella patella superiore, i chiodi, rinvii, le viti, le corde stanno tutte in uno zaino da picnic? però in materiale astronautico.
l'alpinista maturo serio: consiglia a mezza voce, ripete poco le frasi, rimugina su di una vecchia rivista di Vertical con articoli di Piola, ripassa mentalmente la via affrontata parlottando con il socio poche e sagge considerazioni su come risparmiare in discesa, ricordo di due doppie, so dov?è l?ancoraggio? Una garanzia? se si riesce a stargli dietro? è questo il difficile!
l'alpinista attempato autorevolissimo: offre sempre almeno un doppio decalogo per ogni situazione imprevista, e le situazioni impreviste sono a suo dire certe? ma questa a lui non appare una contraddizione. Punto primo? punto secondo? punto terzo? la via si biforca, poi si triforca, poi si unisce sulla sella, dai retta, va di là, tagli di qua? insomma ci si perde come con gli altri? ma con decisione e autorità. E? incrollabile nel dire che se non avessimo preso quel bivio, invece di allungare di due ore avremmo allungato di tre?
l'alpinista alle prime armi: ha lo zaino o enormemente grande o piccino piccino, per questo è difficile subito riconoscerlo, allora occore meditare sui suoi scarponi? quasi sempre nuovi e lustri. Si muove baldanzoso sulle roccette di fronte al rifugio rimirando le cime, scalpita sui gradini, controlla la guida più volte, tende l?orecchio verso le conversazione dei saggi appollaiati sulla ringhiera del rifugio. Scruta l?orizzonte ansioso, traffica nello zaino, controlla i ramponi, li riaggiusta?
l'alpinista garista: arriva in sosta e controlla l?orologio borbottando? con due movimenti fulminei piazza il moschettone e urla sbuffando al socio di salire? lo tira e lo tira fino a quando quello arriva con la lingua sotto gli scarponi? non fa in tempo a far su il mezzo? che l?altro già ha recuperato i rinvii, le fetuccie, i nuts? ed è partito spazientito di tanta lentezza?
Continuate...
