carissimo ha scritto:Tutte chiacchere e distintivo.. mi riferisco a un pò più sopra.. se non fossero esistiti i grandi..Comici..Cassin..Detassis..Maestri..il loro sesto grado comprendeva anche tirarli sti benedetti chiodi..la Comici alla Grande la danno seici se vogliamo vederla alla falesista, ma rimane pur sempre una via storica simbolo e difficile, un sesto grado classico..e basta con ste libere a tutti i costi..una via è una via..e non ci si cala una volta iniziata...non c'è mica la platea lì sotto..Alpinisti!!
..ecco mi sono sfogato...
Potrei anche calarmi perchè non mi diverto più...
Mica te lo ordina il dottore di fare una via... La Comici alla grande l'ho fatta nel 1983 e non avevo il livello... quindi tre chiodi li ho tirati e una fracca (ahimè...) li ho usati per riposare che mica c'erano i pannelli e queste diavolerie... e poi non era mica chiaro che fare resting (termine di cui probabilmente siamo debitori al capo... non credo gli anglosassoni lo usino davvero...) era comunque non andare in libera.
A guardare le scolorite fotografie:
e
si vede però che usavamo scarpette allucinanti: super Gratton tenute insieme dalle toppe e rozzamente risuolate con aerlite (a proposito chi se la ricorda la scoperta del Guerini?!) che di sicuro non offrivano un gran sostegno sulle tacchette: tirare bisognava!
Una nota di colore: se ricordo bene i due sullo sfondo sono Heinz e Luisa sulla via dei Colibrì... ma è un ricordo nebuloso e potrei sbagliare...
Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono e per questo si chiama presente.