la salita più bella

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda alberto60 » mar dic 12, 2006 9:39 am

"Costantini Apollonio" alla Tofana la mia prima via Dolomitica era il 1979 e avevo 19 anni . Mi ricordo che scrissi una cartolina ai miei genitori riportando a penna il tracciato della via e annunciandogli il mio entusiasmo per la mia prima via di VI° dolomitico.

6 gennaio 1985 apertura di "Doccia Fredda" al monte Fiocca in Apuane un coluoir cascata che ebbe anche l'onore della prima ripetizione da parte di Gianni Calcagno. Ricordo che era un freddo cane , facemmo molto tardi e una volta ritornati alla macchina questa non ne voleva proprio sapere di partire . Sulla strada dopo la galleria del Cipollaio incontrammo il Soccorso Alpino che ci veniva a cercare anche se non avevano la minima idea di dove e di cosa eravamo andati fare. In Apuane non era stato fatto nulla di simile.

Via degli "Svizzeri " alla nord del Courtes perchè l'ho fatta con mia moglie e il rientro a casa da Chamonix a Pietrasanta in treno è stato un'avventura.
Ultima modifica di alberto60 il mar dic 12, 2006 9:47 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda mella » mar dic 12, 2006 9:46 am

Iniziai ad andare in montagna per una montagna ...semplicemente fantastica. Aprendo la porta finestra della mia camera la vedo tutti i giorni. Lei è lì, maestosa domina il paesaggio ed i miei sogni.
Quel giorno in cui finalmente, dopo anni di scarpinate, riuscii a salirla provai un emozione indescrivibile, che porto dentro da allora. Quando arrivai in alto ed, alzando gli occhi, mi resi conto che non c'era più niente da salire non mi sembrò neanche vero. La croce era lì, maestosa, di fronte ai miei occhi increduli.
...fu meraviglioso, rimasi in silenzio, in un angolino, assorto nei miei pensieri. Mi guardai intorno stupito... sotto di me tutto così piccolo, così insignificante. Quello che avevo sognato per anni si era avverato... ero sul Viso!!
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Messaggioda marinoroma » mar dic 12, 2006 9:56 am

dal punto di vista estetico la piu' bella che abbia mia fatto é senz'altro la cresta Kuffner al Maudit, per settimane dopo la salita mi bastava chiudere gli occhi per rivedere quella'alba rosa colorare tutto il ghiacciaio della brenva, mi sembrava di sognare.....

mi pare che pero' abbiate tutti riportato quelle che vi hanno dato di piu' in termini di soddisfazione personale una volta terminata la salita.
allora senza dubbio ci metto l'aig d'argentière a sci. Era il primo anno che facevo scialpinismo e la prima volta che osavo fare un grosso dislivello (partimmo da argentière). I miei compagni andavano come treni e mi avevano distaccato, non loi vedevo piu' e mi concedevo delle soste (anzi mi accasciavo) senza pero' volermi far vedere da loro. Sull'ultimo tratto ripido ero veramente sfinito e mi sedetti borbottando su di un sasso, un tizio simpatico mi disse di fare ancora uno sforzo perché la cima era giusto 10 mt piu' in alto. Un po' stralunato mi rialzai ed effettivamente arrivai in cima in un attimo. Là c'é una grossa pietra piatta, sembra un tavolino con vista sulle pareti N. La luce radente infilzava il Bianco e le Droites fino ad arrivare al granito arancione della cima. Ricordo perfettamente dei grossi lacrimoni che mi sgorgavano placidi, senza affanno, il nulla dentro di me......

non mi é mai piu' capitato e non so' se mi capiterà mai piu', fu una vera rivelazione


(beh ho anche smesso di andare in giro per locali a bere la sera prima delle uscite in montagna.....)
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
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Messaggioda Andreino » mar dic 12, 2006 10:09 am

Anch'io ricordo momenti splendidi vissuti su cime non eclatanti, spesso nemmeno in cima, momenti che credo di poter chiamare felicità.

Ma l'adrenalina che ti fa percorrere gli ultimi metri prima di alcune vette, quelle che hai sognato da bambino... come vogliamo chiamarla?

Io ho iniziato tardi ad andare in montagna, dalle mie parti ed in famiglia, tolta la gitarella con pranzo al sacco su pleid steso a pochi metri dalla macchina, parlar di montagna fa pensare per prima cosa al pericolo, cadute, precipizi orrendi, tempo infausto, furia degli elementi... :?

Per carità, tutte cose da tener presenti, ma la magia e direi quasi l'ascesi che si provano in certi momenti, dove le mettiamo??? :wink:

Ho cominciato a scarpinare ed a girarci attorno, anch'io...
Poi ho cominciato ad esplorare la prima parte della via normale...
Prima fino al Rifugio Sella (la prima volta ho anche perso il sentiero e mi sono trovato... in vetta al Mozzo! :oops: :wink: )...
Poi fino al Passo delle Sagnette...

Finalmente, la vetta del MONVISO!

Grande emozione anche durante gli ultimi metri prima della cima del BIANCO: arrivo su, braccia al cielo, mi volto ed aspetto mio fratello (all'altro capo della mia corda...) e gli amici, uno dei quali un po' in difficoltà, ma con grande prova di carattere eccolo anche lui!!!

Spettacolo!


Splendido ricordo anche della scalata al Corno Stella, per tutto quanto abbiamo vissuto: il mio rifugio preferito, la fantastica parete, la vetta sognata... perchè no, anche le calate in doppia sotto un misto di neve-grandine, aiutando due ragazzi che avevano la corda troppo corta per arrivare in sosta :wink:

Per quest'anno ho in programma un'altra bella emozione: il CERVINO!!! L'adrenalina è già in circolo... :wink:
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Messaggioda valgrisa77 » mer dic 13, 2006 15:12 pm

Adesso do una risposta un po antipatica:

La via che mi ha dato maggiori soddisfazione è.... la prossima...

Per adesso, e mi rendo conto che la cosa non è giusta, ma sono nella fase che superata una nuova difficoltà, appena arrivato in cima... (forse è meglio... appena tornato in macchina) il mio cervello va in automatico all'obiettivo successivo.

So che è una fase che passerà, che guardando indietro farò dei bei sorrisi di soddisfazione, ma per adesso funziona ancora cosi..

Dopodiche esistono linee talmente estetiche e con tale storia che rimangono come istantanee nel cervello e che a volte di notte sogni improvvisamente facendo riemergere momenti che neanche ricordavi...

La kuffner è un esempio... Lo spigolo giallo alla piccola un altro...

Se qualcuno viene... pensiamo alla prossima... :wink: :wink:
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Re: la salita più bella

Messaggioda ric.m » mer dic 13, 2006 23:03 pm

marco* ha scritto:Apro questo topic per metterci quale è stata la salita più bella della vostra vita...non necessariamente la più difficile ma quella che per emozioni difficoltà incontrate o imprevisti vi è rimasta particolarmente nel cuore :wink:

comincio io dicendo che la mia salità più cara è stata la Bosio sulla nord della Presolana (caro AM!!! figlio tuo sono :wink: ) che ormai risale a un pò di anni fa...la mia prima vera via alpinistica su una nord...e me la porto nel cuore perchè l'ho fatta su una montagna che amo molto e sulla sua parete più bella con un socio speciale .... e anche perchè sull'ultimo tiro a 20 metri dal cengione mi è uscita una spalla :twisted: :twisted: per cui mi son fatto le doppie sullo spigolo e la discesa a piedi fino a colere con lo zaino con un dolore porco...ma nonostante questo veramente appagato

avanti venghino venghino siori e siore a voi raccontare ora...


mellano-perego-cavalieri al becco di valsoera, ascensione fatta in giornata, bellissima via e bellissimo ambiente e bellissima giornata. in ogni caso tutte le salite ti lasciano dentro qualcosa.
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Messaggioda stefano91 » mer dic 13, 2006 23:19 pm

alberto60 ha scritto:6 gennaio 1985 apertura di "Doccia Fredda" al monte Fiocca in Apuane un coluoir cascata che ebbe anche l'onore della prima ripetizione da parte di Gianni Calcagno.


Scusa l'itromissione fuori tema, ma dove è di preciso questa via sul Fiocca e che difficoltà presenta?

grazie,Stefano
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Messaggioda alberto60 » gio dic 14, 2006 9:44 am

stefano91 ha scritto:
alberto60 ha scritto:6 gennaio 1985 apertura di "Doccia Fredda" al monte Fiocca in Apuane un coluoir cascata che ebbe anche l'onore della prima ripetizione da parte di Gianni Calcagno.


Scusa l'itromissione fuori tema, ma dove è di preciso questa via sul Fiocca e che difficoltà presenta?

grazie,Stefano


questa via sale l'evidente canale sul versante ovest del monte Fiocca.
Lo vedi benissimo dalla strada di cava che dal paese di Arni sale al passo Sella.
Il canale a circa metà si divide: il ramo di destra è "DOCCIA FREDDA" quello di sinistra "GHIACCIOMANIA".

Mi ricordo che avevamo notato questi salti ghiacciati una volta andando a fare il canale Sarperi al Sella e li per li eravamo stati tentati ad andarci.
Poi invece ci siamo andati il 6 gennaio 1985 un anno particolare nevico molto e faceva molto freddo .
La via presenta un primo tratto di canale con qualche corto saltino poi un tiro su delicate placche ghiacciate 60/65° quindi si arriva sotto il tratto chiave formato da una grossa ed impressionante (così ci sembrò a noi allora) cascata "DOCCIA FREDDA" di 40 metri 75/90° ghiaccio stallattitico fragile e vuoto all'interno e non fu facile salirlo. Quindi ancora canale facile con qualche saltino. Avevo due attrezzi della Stubai con la becca molto inclinata e dritta e ramponi della Charlet a 14!! punte .

Proprio per le sue caratteristiche non è stata ripetuta molte volte, forse non più di 4/5 .

Qualche anno dopo salimmo anche il ramo di sinistra "GHIACCIOMANIA" più effimera.

ciao Alberto
Ultima modifica di alberto60 il gio dic 14, 2006 13:10 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Siloga66 » gio dic 14, 2006 11:29 am

Per me è stato il diedro Philipp-Flamm in Civetta perchè mi ha dato una soddisfazione enorme: erano solo due anni che io ed il mio compagno arrampicavamo. Io avevo 20 anni e lui 18. Alle 15,30 eravamo già in cima a Punta Tissi dopo 10 ore di scalata. L'avevo talmente sognata che ora a distanza di vent'anni vorrei rifarla.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda stefano91 » gio dic 14, 2006 18:06 pm

alberto60 ha scritto:
stefano91 ha scritto:
alberto60 ha scritto:6 gennaio 1985 apertura di "Doccia Fredda" al monte Fiocca in Apuane un coluoir cascata che ebbe anche l'onore della prima ripetizione da parte di Gianni Calcagno.


Scusa l'itromissione fuori tema, ma dove è di preciso questa via sul Fiocca e che difficoltà presenta?

grazie,Stefano


questa via sale l'evidente canale sul versante ovest del monte Fiocca.
Lo vedi benissimo dalla strada di cava che dal paese di Arni sale al passo Sella.
Il canale a circa metà si divide: il ramo di destra è "DOCCIA FREDDA" quello di sinistra "GHIACCIOMANIA".

Mi ricordo che avevamo notato questi salti ghiacciati una volta andando a fare il canale Sarperi al Sella e li per li eravamo stati tentati ad andarci.
Poi invece ci siamo andati il 6 gennaio 1985 un anno particolare nevico molto e faceva molto freddo .
La via presenta un primo tratto di canale con qualche corto saltino poi un tiro su delicate placche ghiacciate 60/65° quindi si arriva sotto il tratto chiave formato da una grossa ed impressionante (così ci sembrò a noi allora) cascata "DOCCIA FREDDA" di 40 metri 75/90° ghiaccio stallattitico fragile e vuoto all'interno e non fu facile salirlo. Quindi ancora canale facile con qualche saltino. Avevo due attrezzi della Stubai con la becca molto inclinata e dritta e ramponi della Charlet a 14!! punte .

Proprio per le sue caratteristiche non è stata ripetuta molte volte, forse non più di 4/5 .

Qualche anno dopo salimmo anche il ramo di sinistra "GHIACCIOMANIA" più effimera.

ciao Alberto


Grazie e complimenti per la via....nn è certo cosa per me, ma la proporrò ha chi forse ce la puo fare..... :wink:
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Messaggioda il berna » ven dic 15, 2006 14:37 pm

valgrisa77 ha scritto:
La kuffner è un esempio...

Se qualcuno viene... pensiamo alla prossima... :wink: :wink:


Quando sei stato alla Kuffner non mi hai detto niente e mi è rimasto qui nel peuttro... (sai che scherzo...)

comunque la prossima... io ho lo zaino sempre pronto...
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Messaggioda Brozio » sab dic 16, 2006 16:52 pm

il berna ha scritto:
valgrisa77 ha scritto:
La kuffner è un esempio...

Se qualcuno viene... pensiamo alla prossima... :wink: :wink:


Quando sei stato alla Kuffner non mi hai detto niente e mi è rimasto qui nel peuttro... (sai che scherzo...)

comunque la prossima... io ho lo zaino sempre pronto...


bhe in effetti la kuffner è veramente stupenda!!!
se guardi bene c'è tutto!
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Messaggioda VYGER » dom dic 17, 2006 10:50 am

Via degli Antichi, Seconda Pala di San Lucano.

Psichedelia pura. :smt026
Non cesseremo di esplorare - E alla fine dell'esplorazione - Saremo al punto di partenza - Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
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Messaggioda Omselvadegh » dom dic 17, 2006 14:57 pm

non so.....forse non una ma 2 o tre.....la prima volta su Mixomiceto in Valle forse...oppure quella splendida volta in Val Maggia Dretekopf+Salamandra...... :D :D :D
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda AlbertAgort » dom dic 17, 2006 15:28 pm

Roberto ha scritto: 2070 metri di sviluppo, 43 tiri. Prima metà su roccia a tratti da paura, protezioni inesistenti e soste fatiscenti;

sapevamo che un errore sarebbe stato fatale,




robbè hai mai pensato di rivolgerti a uno psicanalista??

:lol: :lol:
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Messaggioda Roberto » dom dic 17, 2006 19:11 pm

AlbertAgort ha scritto:
Roberto ha scritto: 2070 metri di sviluppo, 43 tiri. Prima metà su roccia a tratti da paura, protezioni inesistenti e soste fatiscenti;
sapevamo che un errore sarebbe stato fatale,

robbè hai mai pensato di rivolgerti a uno psicanalista??
:lol: :lol:

Un po matti bisogna essere oper certe scalate, è innegabile, ma non ho nessuna intenzione di andare da una psicanalista o psicologo, mi scoccerebbe se poi mi fa guarire :smt101
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Messaggioda stefano91 » dom dic 17, 2006 19:15 pm

Roberto ha scritto:non ho nessuna intenzione di andare da una psicanalista o psicologo, mi scoccerebbe se poi mi fa guarire :smt101


vai così :!: :!:
:wink:
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Messaggioda AlbertAgort » dom dic 17, 2006 19:17 pm

Roberto ha scritto:Un po matti bisogna essere oper certe scalate, è innegabile,


quella salita mi ha impressionato nel suo racconto.
Sarà probabilmente una delle più pericolose e difficili in italia... 8)
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Messaggioda Roberto » dom dic 17, 2006 19:27 pm

AlbertAgort ha scritto:
Roberto ha scritto:Un po matti bisogna essere oper certe scalate, è innegabile,


quella salita mi ha impressionato nel suo racconto.
Sarà probabilmente una delle più pericolose e difficili in italia... 8)
Un po l' abbiamo pompata ad arte :smt083
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Messaggioda stefano91 » dom dic 17, 2006 19:33 pm

Roberto ha scritto:
AlbertAgort ha scritto:
Roberto ha scritto:Un po matti bisogna essere oper certe scalate, è innegabile,


quella salita mi ha impressionato nel suo racconto.
Sarà probabilmente una delle più pericolose e difficili in italia... 8)
Un po l' abbiamo pompata ad arte :smt083


Roberto, c'è una descrizione accurata della via che hai aperto???
Su google nn l'ho trovata, se non in un tuo curriculum alpinistico (veramente impressionante =D> ), ma nn c'è relazione.

P.S. vedendoti in foto mi hai deluso: ti facevo più simile a Garfild... :lol: :lol:
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