klicchete ha scritto:boh...praticamente mi hanno spiegato che hanno un attrazione verso il vuoto...mi raccontavano che una volta hanno dovuto bloccare un tipo che tutto d'un tratto si era allontanato dal gruppo e stava tranquillamente buttandosi sotto...cmq penso che ci siano vari livelli... ma se parliamo di timore da inesperienza o da fottuta immaginazione un po' pessimista...siamo tutti sulla stessa barca allora... l'importante è proseguire perchè la paura in generale è fatta di tanti livelli da superare...

Quoto... klicchete ha detto più o meno tutto...
...chi soffre di vertigini, quelle vere, ha la tendenza a comportarsi come descrive Klic, "è attratto dal vuoto" tanto da avere la tendenza verso di esso...
...chi veramente soffre di vertigini (il tipo descritto) è meglio che si astenga assolutamente dalle scalate ... ma anche dall'affacciarsi a un belvedere...ecc...ecc...
...per ovvi motivi...
Poi il timore del vuoto è tutt'altra cosa, chi più chi meno avvicinandosi all'arrampicata ha dovuto confrontarsi con la "paura dell'altezza"...
(...ma anche imbianchini, muratori, ecc...)...aver timore dell'altezza fa parte dell'istinto di "autoconservazione", questo genere di "paura" si ridimensiona sempre più con le esperienze che si fanno e che portano ad acquisire maggiore sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità...
Il timore dell'altezza e del trovarsi esposti ad una possibile caduta "pericolosa" è da considerarsi "sano"
purchè non si trasformi in terrore e cioè purchè sia controllabile.
ErniBrown ha scritto:E' un po' diversa la paura dell'arrampicata, legata anche alla confidenza con i materiali, corde, moschettoni, rispetto alle vertigini vere e proprie, spesso indipendente dalla presenza di precipizi nelle immediate vicinanze.
Poi, come dice giustamente ErniBrown, nello specifico caso dell'arrmpicata la fiducia nei materiali è fondamentale quanto la fiducia nelle proprie capacità.
Infine ci sono alcuni soggetti (delle vere "anomalie") che non soffrono affatto di vertigini o timore dell'altezza ... questa loro particolarità non li salva certo in caso di caduta ma dona loro una tale sicurezza nei luoghi "esposti" da permettergli performances impossibili per tutti gli altri...
...un'esempio: gli indiani Mohawks, apprezzatissimi nella costruzione dei grattacieli americani anni '30...
Scott.