Salita monte Pelmo

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Salita monte Pelmo

Messaggioda fabrizio81 » mer lug 28, 2010 18:25 pm

Ciao a tutti, prossimamente vorrei andare sul Pelmo e ho alcuni dubbi che spero qualcuno di voi mi può aiutare a chiarire. L'accesso migliore è da Zoppè? Fin dove si arriva con la macchina? Serve a qualcosa portarsi il set da ferrata? Mi è parso di capire che la cengia non è assicurata ma lo è il solo passo del gatto. Situazione neve? Difficoltà particolari?(al di là del non trascurabile fatto che si arriva a più di 3000 metri?). Grazie a chi saprà risolvere i miei dubbi.
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Messaggioda giorgiolx » mer lug 28, 2010 18:59 pm

io l'ho fatta quando avevo 14 anni senza set senza nulla...ricordo solo il passo del gatto un po esposto e poi una grande cammellata....mi ricordo di essere passato per il rifugio venezia
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda AlbertAgort » mer lug 28, 2010 19:14 pm

dal staulanza è lunga in piano ma risparmi dislivello. il set non serve. mi ricordo che sul passo c'era un cordino che non ci si sarei appeso, da come erano fatti i nodi
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Messaggioda arteriolupin » mer lug 28, 2010 19:48 pm

Quando l'ho fatta io, non c'era il cordino ma solo i chiodi..

La prima volta (eravamo poco più che ragazzi) abbiamo gattonato...

La seconda mi hanno insegnato a stare al di fuori...

In ogni caso, so che ora c'è una corda tirata (come lo sa solo il buon Dio, ma credo basti ed avanzi).

Per tutto il resto, è come dice la Giorgia una scammellata lunga e piacevolissima... Deliziosa. Sali dalla Staulanza, è meglio. Completi la scarica di panorami...

Ah, mi raccomando, anche se è una camminata con un paio id punti in cui raggiungi il II grado, non prenderla sottogamba... Ed occhio al meteo.
Fossi in te, partirei dalla Staulanza per le 5... Poco dopo le dieci - dieci e mezza sei in vetta e te ne torni giù per l'ora giusta.... E' solo un consiglio da vecchio arteriosclerotico.
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Messaggioda fabrizio81 » mer lug 28, 2010 20:44 pm

Grazie dei consigli. Preferisco salire da Zoppè visto che dalla forcella Staulanza ho già fatto il sentiero per il rifugio Venezia: si risparmia dislivello ma è abbastanza lungo e fangoso(due anni fa riuscii a lordarmi fino a metà polpaccio!). Cmq mi par di capire che il passo del gatto si può fare senza imbrago, anzi forse è meglio evitare di appendersi alla corda che potrebbe essere troppo penzolante !
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Messaggioda fabrizio81 » mer lug 28, 2010 20:51 pm

arteriolupin ha scritto:Ah, mi raccomando, anche se è una camminata con un paio id punti in cui raggiungi il II grado, non prenderla sottogamba... Ed occhio al meteo.
Fossi in te, partirei dalla Staulanza per le 5... Poco dopo le dieci - dieci e mezza sei in vetta e te ne torni giù per l'ora giusta.... E' solo un consiglio da vecchio arteriosclerotico.
Giusto:non la prendo sottogamba, so perfettamente che non è una semplice escursione. per quanto riguarda il meteo ci sto sempre super attento, a costo di dover rinunciare all'escursione, tant'è vero che negli ultimi 4 anni(ho cominciato da poco) avrò fatto almeno una cinquantina di escursioni di varie difficoltà e non ho mai preso neanche mezza goccia d'acqua!
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Messaggioda Farmaco » mer lug 28, 2010 21:16 pm

ciao.

io son salito un paio di anni fa partendo dalla casera ciauta, sopra borca di cadore. ci arrivi in macchina dopo un lungo sterrato. ti fai un dislivello leggermente maggiore ma ti assicuro che i boschi e i prati tra la casera ed il rifugio venezia son spettacolari...
per quanto riguarda la cengia di ball non ricordo particolari difficoltà. c'erano dei chiodi...
occhio che nel pianoro tra le due spalle, prima di arrivare in vetta, trovi sicuramente neve. comunque di solito è ben battuta e non crea problemi.

buona camminata e buona contemplazione dalla cima!!
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Messaggioda giorgiolx » gio lug 29, 2010 9:59 am

fabrizio81 ha scritto:Grazie dei consigli. Preferisco salire da Zoppè visto che dalla forcella Staulanza ho già fatto il sentiero per il rifugio Venezia: si risparmia dislivello ma è abbastanza lungo e fangoso(due anni fa riuscii a lordarmi fino a metà polpaccio!). Cmq mi par di capire che il passo del gatto si può fare senza imbrago, anzi forse è meglio evitare di appendersi alla corda che potrebbe essere troppo penzolante !


beh, da zoppè al rifugio venezia...non mi sembra sia una sfaticata...
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Messaggioda kala » sab lug 31, 2010 16:24 pm

che sappia io la situaz del passo del gatto varia da un giorno all'altro: chi mette le corde, chi le toglie... l'imbrago direi che ti servirebbe solo a far peso

se vuoi taglia la testa al toro sali per la giacin-cesaletti e scendi per la grohmann, lì corde o ferri non dovresti trovarli :mrgreen:

Se stringi il pugno la tua mano è vuota: solo con la mano aperta puoi possedere tutto.
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Messaggioda fabrizio81 » dom ago 01, 2010 19:06 pm

kala ha scritto:che sappia io la situaz del passo del gatto varia da un giorno all'altro: chi mette le corde, chi le toglie... l'imbrago direi che ti servirebbe solo a far peso

se vuoi taglia la testa al toro sali per la giacin-cesaletti e scendi per la grohmann, lì corde o ferri non dovresti trovarli :mrgreen:
Quindi mi confermi che la situazione corde è variabile...... allora l'imbrago lo lascio a casa e male che va, arrivato sulla cengia faccio due foto e giro i tacchi e alla prossima!
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Messaggioda AlbertAgort » dom ago 01, 2010 20:42 pm

comunque io ero passato sedendomi, attenzione allo zaino che non ti sbilanci
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Messaggioda Falco5x » dom ago 01, 2010 21:00 pm

A questo punto non ne posso proprio più e mi voglio sbilanciare decisamente.
Ecco un caso classico nel quale 10 metri di corda d'acciaio ben tesa sarebbero giustificati. Io sono contrario alle ferrate però quando pochissima ferraglia intelligentemente piazzata può permettere la continuità di un lungo e logico percorso sollevando da qualche preoccupazione, allora ben venga la ferramenta.
Non ci sono ragioni che tengano per giustificare tutto questo cava e metti di spezzonacci marci di corda precaria. Va bene il purismo però basta con queste seghe.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
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Messaggioda michelasso » lun ago 02, 2010 2:09 am

Falco5x ha scritto:A questo punto non ne posso proprio più e mi voglio sbilanciare decisamente.
Ecco un caso classico nel quale 10 metri di corda d'acciaio ben tesa sarebbero giustificati. Io sono contrario alle ferrate però quando pochissima ferraglia intelligentemente piazzata può permettere la continuità di un lungo e logico percorso sollevando da qualche preoccupazione, allora ben venga la ferramenta.
Non ci sono ragioni che tengano per giustificare tutto questo cava e metti di spezzonacci marci di corda precaria. Va bene il purismo però basta con queste seghe.


Se il lungo e logico percorso non prevede ulteriori difficoltà analoghe o superiori a quella della cengia, allora posso essere d'accordo con te. In caso contrario meglio lasciarla sprotetta in modo che passi solo chi saprebbe cavarsi d'impaccio in situazioni simili.
"Io credo che le pietre respirino,
soltanto con le nostre brevi vite
non riusciamo a percepirlo"
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Messaggioda AlbertAgort » lun ago 02, 2010 8:38 am

adesso non ho tempo di replicare. ma , falco, con tutto il cuore, vaffanculo. :evil:
che se stiamo qui a discutere non la finiremo più, visto che il parametro di "continuità" è altamente soggettivo: io non ho avuto bisogno del cavo. poi arriva uno e ha bisogno di cavi anche su una cengia larga un metro
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Messaggioda dolomia83 » lun ago 02, 2010 10:23 am

questo punto non ne posso proprio più e mi voglio sbilanciare decisamente.
Ecco un caso classico nel quale 10 metri di corda d'acciaio ben tesa sarebbero giustificati. Io sono contrario alle ferrate però quando pochissima ferraglia intelligentemente piazzata può permettere la continuità di un lungo e logico percorso sollevando da qualche preoccupazione, allora ben venga la ferramenta.
Non ci sono ragioni che tengano per giustificare tutto questo cava e metti di spezzonacci marci di corda precaria. Va bene il purismo però basta con queste seghe.


per favore non diciamo castronerie varie, mi unisco a gran voce ad Albert!!!

La salita la Pelmo è una via normale e così deve restare, c'è solamente una passaggio di II e passaggi di I sulla cengia. Se uno non si sente in grado di affrontare quei passaggi non è obbligato a salire, ci sono altre 10000 montagne, oppurre c'è il mare o il lago o meglio ancora resti a casa così non crea ulteriore traffico!

Quando sono andato io mi sono imbragato prima dell'attacco della cengia così come credo sia giusto fare se non si conosce una via, avevo con me uno spezzone di 20 metri di corda che poi non ho usato.
Ripeto, se uno non si sente sicuro vada da un'altra parte!
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Messaggioda Falco5x » lun ago 02, 2010 16:19 pm

AlbertAgort ha scritto:adesso non ho tempo di replicare. ma , falco, con tutto il cuore, vaffanculo.
che se stiamo qui a discutere non la finiremo più, visto che il parametro di "continuità" è altamente soggettivo: io non ho avuto bisogno del cavo. poi arriva uno e ha bisogno di cavi anche su una cengia larga un metro

dolomia83 ha scritto:
questo punto non ne posso proprio più e mi voglio sbilanciare decisamente.
Ecco un caso classico nel quale 10 metri di corda d'acciaio ben tesa sarebbero giustificati. Io sono contrario alle ferrate però quando pochissima ferraglia intelligentemente piazzata può permettere la continuità di un lungo e logico percorso sollevando da qualche preoccupazione, allora ben venga la ferramenta.
Non ci sono ragioni che tengano per giustificare tutto questo cava e metti di spezzonacci marci di corda precaria. Va bene il purismo però basta con queste seghe.


per favore non diciamo castronerie varie, mi unisco a gran voce ad Albert!!!

La salita la Pelmo è una via normale e così deve restare, c'è solamente una passaggio di II e passaggi di I sulla cengia. Se uno non si sente in grado di affrontare quei passaggi non è obbligato a salire, ci sono altre 10000 montagne, oppurre c'è il mare o il lago o meglio ancora resti a casa così non crea ulteriore traffico!

Quando sono andato io mi sono imbragato prima dell'attacco della cengia così come credo sia giusto fare se non si conosce una via, avevo con me uno spezzone di 20 metri di corda che poi non ho usato.
Ripeto, se uno non si sente sicuro vada da un'altra parte!

Vedo che il mio titillamento vi ha provocato un orgasmo, ne sono commosso. :lol:
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Messaggioda AndreaVe » lun ago 02, 2010 23:46 pm

vabbè, che ti aspettavi?

Voglio sperare che la tua sia solo una provocazione :roll:
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Messaggioda Sbob » lun ago 02, 2010 23:56 pm

Io la trovo sensata, come provocazione. Non conosco la salita in questione, ma se una via per escursionisti ha un solo passaggio esposto ha senso proteggerlo, non credo che nessuno se ne dispiaccia. Se uno cerca difficolta' alpinistiche non fara' certo millemila metri di dislivello per un passaggio esposto!

Per prendere un caso che conosco, il chiodo in cima al Gran Paradiso lo trovo sensato, su una via oggettivamente per tutti permette di proteggersi nell'unico posto pericoloso.
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Messaggioda il.bruno » mar ago 03, 2010 0:25 am

Sbob ha scritto:... ma se una via per escursionisti ...

il problema è questo: ma chi l'ha detto?
e poi in dolomiti ci sono già tredicimila vie ferrate, se uno vuole andare su percorsi attrezzati vada lì.
non è scritto da nessuna parte che il I grado debba essere abolito.
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Messaggioda arteriolupin » mar ago 03, 2010 0:28 am

Sbob,

sul Pelmo i chiodi per assicurazione ci sono, eccome.

Il punto è un altro:

per quanto facile, la salita la Pelmo non è escursionistica, ma alpinistca, ancorché di "grado basso":

Oltre alla cengia di Ball, il passo dello stemma e alcuni tratti con roccette e pietrisco, il sapersi orientare seguendo le indicazioni date dall'orientamento e dagli ometti, l'ambiente, la lunghezza... Il tutto fa di quella salita un itinerario alpinistico.

Non ha senso piazzare il cavo sul solo Passo del Gatto, la cengia è tutta aerea e problematica per chi non è avvezzo ad un certo tipo di itinerari. Per cui a lasciarla stare com'è si fa solo del bene. Altrimenti corro il rischio di veder porre cavi ovunque, a parte sui ghiaioni (che verrebbero segnati a minio ogni tre per due).

Applicando lo stesso principio, ci troveremmo a vedere cavi sulla normale dell'Antelao e così via...

Il tutto per un smeplice motivo: se piazzo cavi e "facilito" i tratti più difficili, passa il messaggio che la via "diventa escursionistica". Al di là dell'aumento di frequentazione, aumentano i pericoli colalterali legati alla frequentazione di persone non preparate. Sassi, gente che si incorda e così via. Cosa farebbero gli enti locali, allora? Ferrerebbero tutto, dal Venezia alla cima.

No, voto contro.

Ci si porta una mezza da trenta metri e ci si assicura. Punto.

Una ferrata, un sentiero attrezzato, per essere tale (e quindi diventare fruibile da parte degli escursionisti), dev'essere in grado di assicurare l'escursionista dall'inizio alla fine della difficoltà.

Altrimenti sarebbe solo un invito ad andare a cercar rogne per chi, invece, magari, dopo un sano corso o dopo aver appreso l'ABC della progressione, si sentirà fiero di essere salito in modo pulito e sicuro un bell'itinerario che resta e resterà ancora, a dispetto dei gradi bassi, alpinistico e non escursionistico.

Ovviamente è solo il mio parere.
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