Oggi, con qualche amico, abbiamo fatto una passeggiata che più classica non si può.
Rancio, Sentiero del Medale, Vetta Medale, Crestina e traversata fino al San Martino, sentiero Silvia, Cappelletta e rientro a Rancio.
Un bel po' di neve... Abbiamo goduto nel tracciare il sentiero fino alla Vetta del Medale (bella botta di freddo al mattino, le poche catene del tratto attrezzato ti si appiccicavano ai guanti).
Poi l'arrivo al sole, benefico e caldo...
Colori incredibili... Panorami da favola, eppure...
Appena sopra i 1000 metri. 1029 per la precisione.
Ciononostante ha scritto pagine di storia di alpinismo ed arrampicata, da bravo fratello minore (ribelle e terribile) dei maggiori Grignone e Grignetta!
Quaranta centimetri di polvere in vetta e ancora tanta fino al San Martino... Una crestina divertente, piccolo traverso sicuro (sempre occhi aperti, comunque) e poi ancora indigestione di panorami e contrasti tra il bianco accecante della neve fresca e dil blu del cielo al Crocione del San Martino...
Discesa alla Cappelletta con ovvio scivolone del sottoscritto e altrettanto ovvio rosario alla veneta...
Alla Cappelletta del Sacro Cuore, l'ultimo regalo della giornata: incontriamo il Danilo...
Quattro chiacchiere e giù tutti assieme, ancora con gli occhi lucidi per le bellezze, conosciute, straconosciute, eppure sempre nuove.
Su suggerimento di Danilo, tutti al Caleotto...
Non ho contato i giri, ma è stato un bel modo per festeggiare l'inizio del Ponte dell'Immacolata.
I Lecchesi ancora non l'hanno capito, ma hanno un piccolo Paradiso buono per quattro stagioni... Sempre nuovo, sempre bello e sempre pronto a farti felice.
Un paio di fotine, tanto per rendere l'idea...
Uno sguardo sul Resegone

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Prima del Crocione del San Martino, uno sguardo su Lecco

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Dal Crocione, guardando verso il Due Mani...

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