da smaz » ven set 03, 2004 15:39 pm
da Roberto » ven set 03, 2004 17:00 pm
Innendi dire la parte bassa del Precipizio?? Se è così, è già pieno di vie.smaz ha scritto:Ho nel mirino oceano, così mi è nata questa curiosità:
E' noto qualche tentativo, progetto o via al di sotto della cengia che porta alle varie vie del supersassone?
da marco* » sab set 04, 2004 17:52 pm
da Roberto » sab set 04, 2004 18:01 pm
da andrex » sab set 04, 2004 18:14 pm
da Fabius » dom set 05, 2004 14:51 pm
smaz ha scritto:Ho nel mirino oceano, così mi è nata questa curiosità:
E' noto qualche tentativo, progetto o via al di sotto della cengia che porta alle varie vie del supersassone?
da Roberto » dom set 05, 2004 17:03 pm
Piedi di piombo, l'ho fatta nel 1999, credevamo di salirla assieme a Oceano, ma quando siamo arrivati alla cengia ci siamo resi conto che eravamo stanchi. Non è una via banale, ricordo pochi spit e niente chiodi, anche se sulla guida c'erano segnati, quando l'hanno riattrezzata, i buontemponi, hanno pensato bene di schiodare lo schidabileFabius ha scritto:smaz ha scritto:Ho nel mirino oceano, così mi è nata questa curiosità:
E' noto qualche tentativo, progetto o via al di sotto della cengia che porta alle varie vie del supersassone?
Che io sappia ci sono solo queste due:
Piedi di piombo – 7L . 2 . R/S3 . VII+ . Gr . *****
D.Facchinetti, A.Farina, G.Prina, R.Prina, C.Valtorta – 1985 (parzialmente dall’alto)
Non bisogna farsi ingannare dal modesto sviluppo, perché questo itinerario richiede un notevole impegno, sia perché riserva qualche passaggio assai duro, che per l’esiguità del numero delle protezioni presenti (di gran lunga inferiore rispetto a quelle riportate sulle relazioni). Le due lunghezze iniziali della fessura strapiombante sono molto fisiche; poi si esce e bisogna immediatamente cambiare registro, impostando la classica arrampicata delicata d’aderenza. La lunghezza successiva agli strapiombi è un traverso a destra col passo finale semi-sprotetto poco sotto la sosta. I tiri successivi sono ancora delicati, ma si viaggia sulle ali del crescente entusiasmo, legato alla bellezza dell’arrampicata e dell’ambiente.
Visione eccezionale sull’appicco del Precipizio. Per cordate veloci e preparate è possibile continuare con qualche via soprastante.
Fripedi Cecilia – 6L . 2 . R3/S2 . VII-/Ao . Gr . **
F.D’Alessio, D.Andrich, P.Andrich – 1994 (parzialmente dall’alto)
Viaccia da dividere in due parti, separate dall’innocuo torrentello che scende dalla Val Livincina. La prima su placchette bruttine, con qualche passo mellico dovuto più che altro al fatto che l’attrezzatura originaria è stata massacrata da qualcuno o qualcosa e la poca che rimane obbliga a passi di testa. L’attacco è da evitare aggirando la balza lungo il sentiero d’acceso alla cengia del Precipizio. La seconda parte invece ha più carattere, gli spit (tanti) al posto giusto e quindi si può godere della roccia come un’arrampicata in
falesia. Evitare giornate ventose e fredde, perché la gola convoglia correnti poco salutari.
Ciao
Fabio
da flaviop » dom set 05, 2004 18:08 pm
da cialtrone » dom set 05, 2004 22:36 pm
flaviop ha scritto:Nel 77 fu tracciata "il cerchio di gesso" da Boscacci e J.Merizzi, se non ricordo male poi proseguirono facendo la prima ripetizione dsi Oceano irrazionale.
da flaviop » lun set 06, 2004 7:54 am
Cialtrone ha scritto:flaviop ha scritto:Nel 77 fu tracciata "il cerchio di gesso" da Boscacci e J.Merizzi, se non ricordo male poi proseguirono facendo la prima ripetizione dsi Oceano irrazionale.
Beh, sì. Più che prima ripetizione, fu un primo incontro!
Nel senso che mentre i sassisti salivano "il cerchio di gesso", i ragazzi Villa e Guerini affrontavano il sentiero che li portava direttamente in cengia. Arrivando per primi, hanno attaccato il vergine pilastrone e, dietro a rota, i due sassisti...
Poi sarebbe bello farsi spiegare cosa, come, perchè dai protagonisti...oppure lasciar perdere e goderci in santa pace il racconto leggendario.
"Piedi di Piombo" è una bellissima scalata, una tra le più gustose del Mello, e sicuramente non banale, anzi. Il primo tiro è solitamente schiodato, ma ben proteggibile (un bell'arco-diedro di 40 metri da sinistra a destra, leggermente strapiombante sino al 6c). Poi la via prosegue chiodata in maniera essenziale ma giusta. Sulle placche di 6b+ i fix sono ravvicinati. Più in alto si allungano. Puoi integrare sul primo, e dal quarto sino all'ultimo, ahimè escluso, dove in 40 metri circa trovi un chiodo (che c'e' solitamente, salendo, sulla sinistra), ed un fix sul tratto chiave, un bel fungotto di feldspato da interpretare (passo a mio avviso di 6a+, ma chissenefrega se sbaglio di 1/2 grado). Sinceramente, sino a quel fungotto, le placche del tiro sono poco ripide e semplici, oltre ad essere a balze. E quindi se stai tranquillo, non te ne accorgi neppure!
Da quello che so io, i chiodatori, che avevano aperto la via parzialmente dall'alto, hanno riattrezzato a fix al posto degli spit, senza alterare nè schiodare nulla. Ma, ripeto, questo è quello che so e che ho visto sull'itinerario. Dio o chi per lui mi punisca se sbaglio.
Forza e coraggio. (non perderti per andare all'attacco!)
Ciao.
da smaz » lun set 06, 2004 10:17 am
da cialtrone » lun set 06, 2004 10:49 am
flaviop ha scritto:Non volevo "scatenare polemiche" su quel bel periodo!
da piter » lun set 06, 2004 13:38 pm
da marco* » lun set 06, 2004 20:44 pm
da andrex » lun set 06, 2004 22:00 pm
da flaviop » lun set 06, 2004 23:16 pm
da Roberto » mar set 07, 2004 10:21 am
da andrex » mer set 08, 2004 13:37 pm
flaviop ha scritto:Bolli rossi discesa in doppia, non ci sto capendo + niente, ok bisogna starci all'occhio, ma questo è terrorismo, non è + difficile la discesa della salita.
Certo bisogna guardare le cose con occhi diversi e con 2 doppie scendi(prima non cera "anche per oggi...).
Non vorrei sembrare il solito vecchio rompicoglioni, ma prima di arrampicare bisognerebbe imparare a "muoversi" in montagna.
Cmq per fare Oceano le difficolta non sono nell'andare all'attacco e nemmeno a scendere.
PS. si può fare anche senza friend
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